Mentre mio marito mi saluta e si
accinge ad andare a dormire, utilizzo questo momento di tranquillità
e inizio a buttare giù qualche riga riguardo al post che vorrei
pubblicare.
Oggi, complici l'assenza di impegni e
la ripresa di nostra figlia da un febbrone del giorno precendete, è
stato uno di quei pomeriggi in cui abbiamo potuto godere la
semplicità degli affetti e delle piccole cose.
Abbigliamento comodo, fuoco che
scoppietta nel camino donandoci calore, bambini che vogliono giocare
... connubio perfetto per un tranquillo momento di relax.
Ho proposto loro di giocare con i
cubetti e le piste del treno di legno. Ebbene si, adoro i giocattoli
di legno. Tirati fuori tutti i pezzi necessari insieme abbiamo
inscenato una grande ferrovia che attraversava un intero villaggio.
Da quando abbiamo conosciuto la
pedagogia steineriana abbiamo cercato di far entrare in casa meno
giocattoli ma di diversa qualità rispetto a quelli "commerciali".
Sono tipi di gioco che apprezziamo e che piacciono molto anche ai
bambini, per tanti motivi. Innanzitutto il materiale: in questo caso
il legno che è caldo, naturale, resistente. E poi il fatto che non
sono prettamente definiti in un determinato modo e quello solo, ma
ogni volta permettono ai bambini di utilizzare tutta la fantasia che
è naturalmente innata in loro. I cubetti, ad esempio, possono
diventare una gigantesca torre (dove la parte divertente è poi
sempre quella di abbatterla), oppure come per magia, possono
continuamente trasformarsi in case, castelli, animali, villaggi,
macchine ecc.
Questo è un elemento molto importante,
perchè giocare significa essere dentro a quella situazione in quel
momento e non servirsi di un oggetto già pensato e costruito da
qualcun altro. Questo concetto pedagogico vale a maggior ragione
proprio per i bambini, perchè loro sono esseri in divenire. Hanno
sempre bisogno della possibilità di costruire qualcosa di nuovo,
proprio come avviene durante la loro crescita. Ecco quindi che i
giocattoli dovrebbero avere la caratteristica di permettere ai
bambini di sperimentare ogni volta in modo libero.
Poi ci sono tanti altri elementi che
rientrano in questo gioco creativo e liberante: ad esempio le bambole
di pezza, i teli di stoffa colorati, cestini con nastri di lana e
altri elementi naturali .... insomma tutto ciò che la natura mette a
nostra disposizione e che l'immaginario dei bambini può utilizzare.
E infine, ma non di minore importanza,
ci vuole sempre l'adulto come esempio attivo e positivo da imitare,
affinchè il bambino accolga tutti gli avvenimenti intorno a sè e li
possa poi re-interpretare nella fase creativa del gioco, attività
per loro molto seria, ma con la giusta dose di leggerezza.
Sono l'esempio perfetto per noi adulti
molto spesso intrappolati nella fretta e nel vivere la maggior parte
delle situazioni in modo un pò troppo appesantito.
Grazie piccoli angeli!
anche io li amo...e anche io la penso coem te! ho condiviso questo tuo post sulla mia pagian facebook perchè è una bella testimonianza di coem amo giocare
RispondiEliminapiacciono un sacco anche a me i giochi in legno e ogni volta che me ne capita l'occasione ne approfitto per giocare anch'io! E' che purtroppo sono zia ormai di nipoti già troppo cresciuti! ^^
RispondiEliminaOggi come oggi sono sempre più rari i genitori e dunque i bimbi che sanno apprezzare tali giochi...
Se li regali quando il bimbo è ancora praticamente in fasce, sorridono e finiscono nel cestone dei giochi.... se poi li regali che il bimbo/a ha "già" 3 o 4 anni ti prendono per pazza....
Brava tu e voi come Famiglia a valorizzare queste cose ma soprattutto la qualità del tempo passato con loro...
Un abbraccio!
* Elisabetta: grazie della condivisone sulla tua pagina facebook
Elimina* Gata:hai ragione, è proprio un peccato che le famiglie sono in balia della pubblicità e di quanto essa ti inculca. Ma se solo capissero di come i bambini vivono in modo più sereno con le cose semplici e i materiali naturali ....
Basterebbe solo provare. Un abbraccio anche a te!