Vi avevo parlato qui del
momento particolare che stavo vivendo in relazione alla perdita del
lavoro. Mentre qui vi avevo detto che in questi giorni
ero molto presa da situazioni che bollivano in pentola. Ebbene,
siccome in questi giorni non sono più riuscita a mantenere una certa
regolarità nell’aggiornamento del blog, oggi che ho un attimo di
tempo vi voglio spiegare i motivi. E’ giunto il momento di svelare
l’arcano … scherzo!!!
Comunque la bella novità è che ho
trovato un nuovo lavoro, per cui in questi giorni ero tutta presa
dall’iniziare quello nuovo e portare a termine quello vecchio. Una
bella impresa nell’incastrare gli orari (lavorativi e famigliari) e
nel pranzare con un pacchetto di cracker al volo (sigh). Però questa
situazione sarà così solo per un paio di settimane e, soprattutto,
per una motivazione così bella e importante, vale la pena fare
qualche pranzo in modo indecente.
Devo ammettere di essere stata molto ma
molto fortunata, perché non avevo ancora terminato il mio vecchio
lavoro che già ne avevo trovato uno nuovo, che mi necessitava. E
pensate la coincidenza: ora lavoro presso una casa editrice che
pubblica solo libri di cucina. Cioè, il massimo per me. Usando
appunto un termine culinario …è proprio il mio pane!!!
Ora, per essere tranquilli in famiglia,
manca mio marito nel trovare un nuovo lavoro, ma non voglio di certo
disperare. Confidiamo sempre nella Provvidenza, che non viene mai a
mancare laddove necessita.
Ma ora che il mistero è stato svelato
voglio postarvi la ricettina di un sugo davvero alternativo, che mi
ha insegnato la mia cara amica Ramona, chef
macrobiotico.
Tutto nasce anche dal fatto che mio
marito e due dei nostri tre figli sono intolleranti alle solanacee e
per cui addio pasta al pomodoro o tagliatelle al ragù. Ma ecco che è
arrivato in soccorso questo sugo di pomodoro “finto”, come lo
chiamano i miei bambini.
Perché sugo di pomodoro? Perché è di
colore rosso. E allora perché finto? Perché è fatto senza
pomodoro. Mmmmmhhhh, c’è qualcosa che non quadra.
No, no, tutto quadra, purchè si
rispettino rigorosamente le dosi indicate dalla ricetta, altrimenti
il colore potrebbe non essere proprio rosso ma variare leggermente.
Provare per credere … e poi fatemi
sapere!
Ingredienti:
400 gr. di carote pulite
1 cipolla
250 gr. di barbabietola rossa cotta e già mondata dalla buccia
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
1 pizzico di sale
3 cucchiai di acidulato di umeboshi
basilico a piacere
1 tazza di acqua
Pulire la cipolla e affettarla. Soffriggerla nell'olio per qualche minuto.
Aggiungere le carote e le barbabietole a pezzetti, condire con un pizzico di sale, lasciare inaporire per qualche minuto, aggiungere l'acqua, poi mescolare e coprire.
Cuocere per 30 minuti o finchè le verdire saranno morbide.
Raggiunta la cottura, levare dal fuoco, frullare il composto con un frullatore ad immersione, condire con l'acidulato di umeboshi e rimettere ancora un paio di minuti sul fuoco. Spegnere e condire a piacere con basilco spezzettato.
Verdure mondate e tagliate |
Verdure in cottura |
Ecco come si presenta il sugo dopo essere stato frullato |
Sugo di pomodoro vero o finto??? |