lunedì 13 gennaio 2014

La bontà ... è disarmante!

2 Gennaio 2014: la nostra famiglia decide di concedersi una pausa benefica per ricaricarsi le batterie in un luogo molto caro.
Luogo: Torino
Destinazione: Sermig, Arsenale della Pace
E' ormai la terza volta che partecipiamo al campo famiglie in questo luogo del quale se lo conosci, fai di tutto per non evitarlo, ma per ritornarci.
Il Sermig - Servizio Missionario Giovani - nasce nel 1964 da un'intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace. 
Nel momento in cui Ernesto ha sentito forte dentro di sè la frase del profeta Isaia 
 "Forgeranno le loro spade in vomeri...
non si eserciteranno più nell'arte della guerra"
la Provvidenza non ha più smesso di agire. Col tempo e il lavoro gratuito di tanti, è stato possibile trasformare il vecchio Arsenale militare di Torino (nel quale venivano costruite le armi utilizzate nelle guerre mondiali), in Arsenale della pace, cioè una casa accogliente ma sobria al servizio della pace. Negli anni successivi sono stati poi costruiti, con lo stesso stile, altri due Arsenali: nel 1996 l'Arsenale della Speranza a San Paolo del Brasile e nel 2003 l'Arsenale dell'Incontro in Giordania. In tutti e tre vi trovano posto le carità più urgenti e necessarie, ma soprattutto sono aperti all'incontro con chiunque voglia ricercare il senso della propria vita. Sono in particolare case per i giovani, gli uomini di domani, che più di tutti portano le ferite delle povertà del nostro tempo.
In questa realtà è come se ci sentiamo a casa nostra, ogni volta che varchiamo la porta del Sermig, si inizia davvero a respiare pace, quella pace della quale il cuore di ogni uomo ne sente la necessita. Il campo famiglie è strutturato in quattro giorni nei quali, non solo ci sono momenti di incontro dove insieme si condivide un determinato tema, ma ci si adopera anche per prestare il proprio aiuto alle necessità del momento: può essere un aiuto in cucina, piuttosto che nelle pulizie, nella sistemazione di oggetti o abiti che continuamente arrivano a loro, spostamento di scaffali, montaggio di mobili, insomma tutto quello che in quel momento può servire per accogliere l'altro, donandogli speranza e dignità. Le attività vengono proposte anche per i bambini e ragazzi, a seconda delle fasce di età. I nostri figli sono sempre super felici di andare al Sermig e ne conservano un ricordo prezioso e profondo durante tutto l'anno, nell'attesa di poterci ritornare al più presto. E' sempre un'esperienza impegnativa e in un certo senso anche stancante dal punto di vista fisico, ma il dono che poi ci lascia, ricompensa alla grande ogni fatica. E' un'esperienza talmente bella e profonda che mi è sempre difficile riuscire a raccontarla: ritengo che bisogna proprio provarla!








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