Ieri, come ogni martedì, più o meno
intorno all'ora di cena, mio marito torna a casa dal lavoro e viene
sempre accolto da un profumo che lo avvolge e lo inebria: il profumo
del pane che sta cuocendo nel forno. E' uno dei profumi più semplici
e antichi, ma che fa sempre piacere all'olfatto di tutti noi.
Il martedì impasto e cuocio una bella
pagnotta, perchè il giorno dopo lo porto all'asilo che frequenta la
mia bambina e che servirà per il pranzo o gli spuntini dei bambini
nella seconda parte della settimana. A volte, però, capita che il
lunedì sera ormai abbiamo poco pane in casa così, quando procediamo
al rinfresco del lievito madre, calcoliamo la quantità necessaria
per fare due belle pagnotte. Raddoppiando la quantità, si moltiplica
anche il buon profumo che si respira durante tutta la serata e che ci accompagna fino
al momento di andare a dormire. Navigando in internet si possono
trovare centinaia di ricette di pane, tutte diverse nei modi e negli
ingredienti. Io condivido con voi la mia.
PANE DI CASA
NOSTRA AI SEMI MISTI (dosi per una pagnotta):
Per il rinfresco del lievito madre
(da fare la sera precedente):
60 gr. di lievito madre
60 gr. di farina di grano tenero bio
30 gr. di acqua a temperatura ambiente
Mio marito impasta insieme i tre
ingredienti, forma una palla e la lascia lievitare in una ciotola
coperta con un telo per tutta la notte. La tiene nel forno con la
lucina accesa.
Per l'impasto (da fare la mattina
seguente):
130 gr. di lievito madre rinfrescato
un cucchiaino abbondante di malto
d'orzo (o di altro cereale) bio
300 gr. di acqua leggermente tiepida
400 gr. di farina di grano tenero semi
integrale bio
100 gr. di farina di grano tenero
integrale bio
100 gr. di farina di farro bio
2 cucchiaini rasi di sale marino iodato
fine
2 o 3 cucchiai di semi misti bio (io
uso sesamo, girasole, lino, zucca)
Questa volta tocca a me. Mescolo bene
il lievito madre rinfrescato con il malto d'orzo e un pò di acqua
fino a rendere il tutto omogeneo. Preparo il mix di farine, sale e
semi; lo unisco piano piano al lievito e aggiungo anche l'acqua
rimasta. Impasto il tutto per circa 15 minuti.
Metto l'impasto direttamente nella
ciotola di vetro nella quale lo cuocerò (unta di olio extra vergine
d'oliva bio e leggermente infarinata) e lo lascio lievitare per tutto
il giorno, sempre coperto e al calduccio nel forno con la lucina
accesa.
Pani lievitati prima della cottura |
Nel pomeriggio, quando esco dal lavoro,
vado a prendere i bambini dalla nonna, e una volta a casa tolgo
l'impasto dal forno e lo accendo 210°. Quando il forno è caldo metto dentro
il pane a cuocere e abbasso il forno a 200° per una decina di
minuti, dopodichè abbasso nuovamente la temperatura a 180° e lo
cuocio per altri 30 minuti.
I due pani appena usciti dal forno |
Questo è il pane che mangeranno i bambini dell'asilo |
Concludo con un altro piccolo racconto
di famiglia riguardante il pane.
Ogni venerdì, nell'asilo frequentato
da mia figlia, i bambini fanno il pane e lo portano a casa tutti
orgogliosi. Quando la maestra prende l'impasto lievitato, tutti i
bambini si mettono con le mani raccolte per accogliere il pezzetto
che verrà dato a ciascuno e che verrà poi trasformato nel loro
panino. Maestra e bambini, in questo momento, recitano questa
filastrocca:
"Un giorno un chiccolino
giocava a nascondino;
nessuno lo cercò
e lui si addormentò.
Dormì sotto la neve
un sonno lungo e greve;
infine si alzò
e pianta diventò.
La pianta era sottile,
flessibile e gentile.
La spiga mise fuor
di un esile color.
Il sole la baciava,
il vento la cullava:
di chicci si riempì
per il pane di ogni dì".
Bellissima Mara la flastrocca che hai condiviso e anche le'sperienza del pane sia in casa che in condivisioen all'asilo
RispondiEliminaPeccato che nel blog non si possono inserire anche i profumi, perchè quello del pane appena sfornato è davvero meraviglioso e avrebbe inebriato te e qualsiasi altro lettore.
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