lunedì 24 febbraio 2014

Una domenica nella natura

Domenica: splendida giornata di sole. Di quel sole che aspetti da un pò, che ti riscalda, che ti dona energia, che ti fa desiderare il contatto con la natura.
E' stato un week-end ricco di impegni piacevoli, ma anche di conseguente stanchezza.
Dopo tutte queste premesse, è stata quindi la giornata ideale per una passeggiata rilassante e corroborante in mezzo alla campagna.
A metà pomeriggio, mentre il nostro primo figlio era ad un convegno per ministranti, dopo che il nostro secondo figlio è tornatato dalla catechesi, dopo che la nostra terza figlia si è svegliata dal riposino, ci siamo armati di zaino con merenda, scarponi e stivali di gomma, e ci siamo incamminati alla scoperta di un semplice sentiero in mezzo alla campagna, proprio vicina a casa.
Abbiamo così fatto un percorso lungo il fiume Lambro (si, il fiume non è un granchè per il fatto che è decisamente inquinato) ma il panorama merita decisamente.
Per i bambini è stata una gioia poter camminare liberi senza il pensiero di dover stare attenti alle macchine, senza preoccupazioni riguardo lo sporcare i vestiti. Hanno camminato, corso, osservato, toccato, ascoltato. Si, perchè in mezzo alla natura sono numerosi gli stimoli che si possono ricevere: l'acqua che scorre lenta, il sole che tramonta, il canto degli uccelli, l'odore della terra .... Insomma è stato davvero bello, e non solo per i bambini, ma anche per noi genitori che abbiamo lasciato da parte i pensieri del momento e ci siamo goduti la lentezza e la felicità dei figli, donata proprio dalle cose semplici. Camminare a piedi fa sempre bene, ma avere la possibilità di farlo ogni tanto in mezzo alla natura, sono sicura che abbia una conseguenza positiva ancora maggiore. E poi, farlo all'inizio della primavera, quando tutto intorno a noi si risveglia, aiuta a ritrovare quell'energia necessaria per rinascere dopo l'inverno.
Condivido un pò di foto scattate per l'occasione, perchè guardandole possiate anche voi desiderare e fare il proposito di una bella immersione nella natura.
Buona settimana!!













Questa cascina è il sogno del nostro primo figlio: poterla ristrutturare e avviare un'attività agricola ....

venerdì 21 febbraio 2014

Atteggiamenti di vita

Vi avevo già parlato qui del momento faticoso e pensieroso che sto vivendo in famiglia in questo periodo a motivo della situazione lavorativa.
Oggi ho pensato di condividere con voi delle parole che mi sono arrivate proprio ieri, improvvisamente, quasi come se volessero essermi di sostegno in questa situazione.
Come tutte le mattine ho accompagnatato la mia bambina all'asilo e la maestra mi dice "Aspetti, le devo dare una cosa". Mi porge tra le mani un cartoncino da lei ritagliato e delicatamente colorato con sfumature di rosa/arancione. Le parole scritte erano le seguenti:




Non vi nascondo la sorpresa nel leggere queste parole, anche perchè non avevo ancora accennato la mia situazione alla maestra. Allora ho volto fare mie queste parole ancora con maggiore intensità, non solo perchè i consigli della maestra sono sempre buoni e giusti, ma anche perchè sono convinta che l'atteggiamento indicato da queste parole è il migliore per poterci far vivere qualsiasi situazione in modo sereno.
Ecco perchè non ho potuto tenerle solo per me ma affidarle a chiunque passerà da questo blog e le leggerà.
Buona vita a tutti ....

giovedì 20 febbraio 2014

Detersivo piatti autoprodotto

Ecco un post veloce veloce per una "ricettina" semplice semplice.
Questa volta non si tratta di qualcosa da mangiare (come mio solito) ma una piccola alchimia da utilizzare per un lavoro che si fa tutti i giorni in casa nostra: lavare i piatti. Infatti, anche se si possiede una lavastoviglie, c'è sempre qualcosina da lavare a mano.
Per poter da un lato risparmiare e dall'altro lato aver un prodotto naturale, non chimico e nello stesso tempo efficace, ho provato a realizzare questo detersivo fai da te. Il procedimento è davvero facile e quindi alla portata di tutti. E il costo della materia prima lo è ancora di più.

Prendete 3 limoni (possibilmente bio) e tagliateli a pezzettoni con la buccia e togliendo i semi
  • Frullateli con un bicchiere di acqua e 2 cucchiai di sale
  • Aggiungete 2 bicchieri di acqua e un bicchiere di aceto e mettete in pentola, facendo bollire per 10 minuti sempre mescolando.
  • Lasciate raffreddare e riponete in un contenitore adatto.
A voi la prova .... aspetto le vostre impressioni!!


mercoledì 19 febbraio 2014

Rinascere a nuova vita !

Ieri, mentre ero in macchina, ho notato davanti a me un camion di quelli grossi grossi, tipo un T.I.R., sul cui portellone c'era scritta questa frase "gli uomini semplici sono sempre degli eroi". A parte il fatto che la frase mi è piaciuta ma la parola "semplice" mi ha fatto venire subito in mente il mio blog, che da qualche giorno stò un pò trascurando. Il motivo è altrettanto semplice: ho la testa un pò altrove.
Venerdì scorso, dopo due anni di cassa integrazione, e dopo che il titolare dell'Azienda per la quale lavoro ha ceduto un grosso ramo d'azienda, ci è stato comunicato l'epilogo di tutta questa vicenda. Nel pomeriggio sono state consegnate le lettere di licenziamento a me e a tutte le mie colleghe. Sapevamo di questa cessione, sapevamo che sarebbe avvenuto qualcosa di simile in questa direzione, ma il modo così brusco e totale è stata per noi come una doccia gelata in pieno inverno. Decisamente non piacevole!!!
Ognuno nella sua famiglia ha le proprie caratteristiche, le proprie strutture, i propri impegni: tutte quindi siamo state profondamente colpite da questo spiacevole evento.
Anch'io non l'ho presa bene: ho trascorso giorni nei quali le lacrime sono scese da sole, il mal di testa del quale di solito non soffro si è fatto sentire, giorni nei quali a volte è prevalso il lato della sconfitta, a volte quello del fallimento, a volte quello della gestione futura della famiglia ... ma alcune volte c'è stato qualcosa dentro di me che mi diceva che forse può essere l'occasione giusta per un cambiamento positivo, un cambiamento di cui magari avevo bisogno io ma anche la nostra famiglia, i nostri tre figli. Chi lo sa ...
Fortunatamente, anche se non posso nascondere che i pensieri ci sono (eccome), sono riuscita a non prendere la situazione con eccessiva preoccupazione.
La maestra steineriana dell'asilo frequentato da nostra figlia, ci dice spesso che "non bisogna preoccuparsi delle cose, ma bisogna occuparsene". Da quando ho imparato questa frase e, nelle varie situazioni, ho cercato di metterla in pratica, devo constatare che è molto consolante e nello stesso tempo "attivante" (non so se il termine è presente nel dizionario della lingua italiana). Nel senso che non fa ripiegare su se stessi e sul proprio dolore o fatica, ma sprona a darsi da fare, a fare qualcosa, qualsiasi cosa, che permetta alla situazione di sbloccarsi.
Certo, non vengono tolte le difficoltà del tempo storico in cui stiamo vivendo, ma molto spesso ho la sensazione che questa crisi ci può davvero aiutare a mettere in atto la fantasia, l'inventiva, le capacità, le relazioni, la morale ... insomma tutte quelle cose che forse sono state un pò sepolte dal modo troppo fast in cui i tempi moderni ci hanno abituato a vivere.
Ovviamente sto cercando soluzioni, spargendo parola, inviando curriculum e spero tanto di trovare una nuova occupazione, ma nello stesso tempo voglio concentrarmi anche sugli altri perchè in questo frangente ho capito ancora di più che ognuno di noi si può trovare in una situazione di bisogno, di qualsiasi genere, non per forza solo materiale. Potrò così dedicare più tempo ai figli (e cercherò di impegnarmi a farlo ponendo più l'accento sulla qualità che non sulla quantità), ai genitori (perchè non dobbiamo mai dimenticarci che siamo anche figli), ai più "poveri", di qualsiasi povertà, e se si presta bene attenzione se ne possono trovare parecchi in ogni comunità, magari proprio intorno a noi. E poi mi piacerebbe utilizzare questo maggiore tempo a disposizione per imparare qualcosa di nuovo, a cucire ad esempio, ad utilizzare ancora di più l'arte del riciclo e del non spreco, ad imparare qualcosa di nuovo sull'autoproduzione ...
Insomma, se davvero ci si sforza di mettere da parte la preoccupazione, l'occupazione può essere davvero a 360° e penso che possa fare solo del bene ad un'anima un pò sofferente.
Io ci provo e, ovviamente, se qualcuno ha dei suggerimenti da darmi, sono aperta al nuovo.
E in tutto questo, non mancherò di tenere nel cuore tutte quelle persone che come me si sono trovate, loro malgrado, in questa situazione o in una simile.

Un tronco reciso può ridiventare fonte di nuova vita!

mercoledì 12 febbraio 2014

Un piccolo regalo per un grande amore

Fra una manciata di giorni parecchie persone festeggeranno la festa di San Valentino, ovvero la festa degli innamorati. Come ogni anno, in questo periodo la pubblicità e le vetrine dei negozi sono tutte preparate in funzione di questo evento con l'unico scopo però, a mio avviso, di vendere prodotti, di agevolare solo il lato commerciale dell'occasione.
Penso che quando ogni festa viene bombardata così tanto solo dagli oggetti, rischia di perdere quella parte vera e profonda che ne caratterizza il suo significato. Con questo non voglio dire che non si debba regalare qualcosa ad una persona per dimostrarle il proprio affetto. Però mi piace ricordare che esistono anche altri modi per poterlo fare e, con un pò di sana fantasia, si possono fare dei "pensierini" davvero deliziosi.
Proprio ieri sera ho trovato questa ricettina che mi è sembrata molto simpatica, veloce e, in fondo, proprio semplice. E stamattina, mentre la provavo, mi sono detta:
"perchè non porporla alla persona a cui si vuole bene, come piccolo e semplice regalo, ma che è in grado di dimostrare l'affetto profondo che si prova, proprio perchè si è messo a disposizione il proprio tempo e il propri lavoro per confezionarlo"?
Ho pensato quindi che questo poteva essere un piccolo suggerimento, ma davvero carino, per iniziare bene la giornata del 14 febbraio insieme alla persona amata. Lo condivido con voi...


MUG CAKE ALLO YOGURT CON GOCCE DI CIOCCOLATO (senza latticini)


Ingredienti per 2 Mug cake:


2 cucchiai di olio di mais spremuto a freddo
4 cucchiai di zucchero di canna
6 cucchiai di farina bianca
1 uovo intero
4 cucchiaini di yogurt a scelta
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci (cremortartato)
Zucchero a velo
2 cucchiai di gocce di cioccolato fondente 


Lavorare l’uovo con lo zucchero, quindi aggiungere l'olio e lo yogurt. Incorporare la farina e il lievito. Aggiungere le gocce di cioccolato e amalgamare tutto per bene.
Trasferire il composto in due tazze medie in ceramica (tipo mug), riempendole fino a metà. Tenete conto che l’impasto gonfierà in cottura. Cuocere al microonde a 850 W per circa 2 minuti e mezzo. Fare la prova stecchino e, se vedete che l’impasto è ancora crudo, cuocere ancora mezzo minuto.
Servire la Mug cake tiepida, con una spolverata di zucchero a velo. Consumare appena fatta, altrimenti si indurirà. Nel caso vogliate mangiarla a distanza di tempo, vi consiglio di scaldarla 30 secondi al microonde per recuperarne la fragranza.

Ovviamente ho dovuto assaggiare l'esperimento ...


... e mi ha davvero sorpresa!!!

lunedì 10 febbraio 2014

Il secondo cervello

Tutti noi sappiamo che il cervello è l’organo principale, capace di far funzionare tutte le numerose attività del nostro organismo, fisiche e psicologiche. In tutto questo suo complesso lavoro però si avvale dell’aiuto anche di un altro importante organo, cioè l’intestino. Il ruolo svolto dall’intestino è così importante tanto da essergli attribuito l’appellativo di “secondo cervello”. Ovviamente i due cervelli non sono indipendenti, ma si aiutano a vicenda: qualsiasi evento, emozione o stress che coinvolge il “primo cervello” influenza inevitabilmente la salute e il benessere del secondo cervello e viceversa.
A volte può capitare di dover andare urgentemente in bagno o, viceversa, di avere improvvisamente problemi di stitichezza in seguito ad un evento che ha generato un forte senso di ansia, stress o rabbia. Questa somatizzazione può riguardare qualsiasi tipo di emozione: non solo quindi sentimenti negativi, ma anche positivi. L'intestino quindi si emoziona, soffre, gioisce. Insomma, l'intestino è "intelligente".
Il cervello e l’intestino comunicano tra di loro attraverso il sistema nervoso ma anche attraverso la flora batterica intestinale. Grazie ad uno studio condotto dal dottor Peter Konturek del Dipartimento di Medicina del Teaching Hospital of the University Jena, in Germania, si è potuto scoprire come un evento stressante è capace di alterare la flora batterica intestinale, così come i batteri dell'intestino possono influenzare il rapporto tra cervello-intestino variando a sua volta la motilità, la permeabilità e la sensibilità degli organi. Ecco quindi l'importanza della cura della flora batterica intestinale, proprio perchè se essa è autoctona e ben ordinata, può fare la differenza tra salute e malattia. Non a caso, circa il 65% delle funzioni del nostro sistema immunitario risiedono nell'intestino e nella sua mucosa.
Ho scritto tutto questo perchè credo tantissimo nella relazione tra cervello e intestino (perchè ne ho avuto prova spesse volte) e anche perchè vorrei parlare di un particolare prodotto che ci può venire in aiuto all'equilibrio della flora intestinale. Sono stata selezionata da Brandfan come tester di un nuovo prodotto a marchio Coop. Si tratta dello yogurt EUFYR.

 
Eufyr nei due gusti proposti
 
Costituisce una nuova generazione di probiotici. Infatti, a differenza dei probiotici più diffusi a base di soli batteri, Eufyr contiene anche il Lievito Lattico Probiotico K. marxianus B0399®.
Alla parola batteri molti associano un valore negativo ma non è sempre così. Come dicevo all'inizio parlando del secondo cervello, perché il nostro intestino funzioni bene, si mantenga in equilibrio ed espleti al meglio le sue funzioni, deve ospitare una ricca flora costituita da miliardi di microrganismi, tra cui i batteri "buoni". L'equilibrio del sistema è messo a dura prova e spesso a rischio da diversi fattori: una alimentazione disordinata e scorretta, uno stile di vita troppo sedentario e spesso stressante e altri fattori come le terapie antibiotiche. L'alterazione di questo delicato equilibrio si può manifestare con disturbi di vario genere, quali ad esempio gonfiori addominali e irregolarità intestinale. EUFYR favorisce il naturale equilibrio della flora intestinale, importante per il corretto funzionamento dell'apparato digerente.
Questo lievito lattico probiotico, impiegato per la prima volta in prodotti alimentari freschi come lo yogurt, è il principale lievito lattico presente nel Kefyr, un'antica bevanda di origine caucasica tradizionalmente nota per gli effetti benefici sull'organismo. I lieviti sono organismi più grandi e più resistenti dei batteri e per questo sono in grado di svolgere la loro funzione probiotica anche con dosaggi più bassi rispetto ai probiotici "normali" contenenti unicamente batteri. Questo principio attivo aiuta inoltre a mantenere l'equilibrio della flora intestinale anche durante la terapia antibiotica. Oltre ad essere utile al nostro organismo devo dire che è anche molto buono. Ha una consistenza molto cremosa ed avvolgente e lo si può scegliere nei due gusti proposti, entrambi molto delicati ma nello stesso tempo importanti: melograno e acerola con uva bianca. Difficile scegliere quale dei due sia il più buono. A voi il giudizio .... 
In questa stagione, e soprattutto con tutti questi continui sbalzi di temperatura, auguro a tutti una buona difesa immunitaria!






sabato 8 febbraio 2014

Non si butta via niente!

Come vi avevo già raccontato qui in casa nostra al sabato si fa la pizza. E in questa occasione, o in qualsiasi altra dove abbia il forno acceso, mi prende sempre la mania di fare una torta per la colazione. Questo forse deriva anche dal fatto che non amo particolarmente fare colazione con prodotti da forno secchi, tipo biscotti, fette biscottate ..., ma con qualcosa di morbido. Chissà, magari è psicologico: iniziare la giornata con qualcosa di soffice è come voler esaudire quella parte di me che necessità morbidezza e non rigidità.
Ma torniamo a noi. Già nel pomeriggio pensavo a quale torta avrei potuto fare, avevo voglia di qualcosa di diverso. Sta di fatto che, mentre con i due bambini più piccoli stavo riordinando la cesta delle riviste, mi è capitato tra le mani un piccolo fascicoletto riguardante l'utilizzo del pane per un consumo consapevole; in sostanza veniva descritta l'importanza di non buttare via il pane avanzato o raffermo ma di poterlo riutilizzare in diversi altri modi o come "nuovo" ingrediente per altre preparazioni.
Ovviamente, mi ha trovato pienamente d'accordo. Gettare o sprecare qualsiasi tipo di cibo è una cosa che mi da molto molto fastidio, perchè penso che sia una grandissima ingiustizia nei confronti di chi veramente non ha niente (o quasi) di cui sfamarsi.
Per quanto riguarda il pane avanzato, oltre a preparare le briciole per gli uccellini, di solito lo grattuggio per utilizzarlo nelle panature o nel confezionamento di squisite polpette. Ma oggi ho deciso di realizzare una torta di pane. La cosa che mi piace di questa torta è che viene sempre bene e che non servono le quantità degli ingredienti, perchè viene fatta con quello che si ha in casa. Meglio di così! Vi invito quindi a farla, sia per non sprecare il pane avanzato, sia per finire qualche pacchetto di alimenti che spesso stazionano nelle nostre dispense. Ecco quella che ho fatto oggi:

Torta di pane

Prendere del pane raffermo e spezzettarlo. Metterlo in una terrina a bagno nel latte tiepido (io ho usato il latte di riso). Quando si sarà ammorbidito, strizzarlo leggermente e unirlo a 2 uova, 3 cucchiai di zucchero (io ho usato quello di canna) e 2 cucchiai di cacao amaro.
Dopo aver amalgamato tutti questi ingredienti si può aggiungere tutto quello che si vuole e che si ha in casa. Io oggi ho messo degli amaretti sbriciolati e delle noci tritate. Ho versato l'impasto in una tortiera precedentemente unta con olio (o imburrata) e infarinata, l'ho decorato con dei pinoli e l'ho cotto in forno già caldo (mentre noi mangiavamo le pizze appena sfornate) a 180° per circa 45 minuti.


 
Per onestà però, devo rendere onore al merito, in quanto la torta è stata completamente realizzata dal mio primo figlio che questo pomeriggio ci è stato di prezioso aiuto in cucina.

Per ultimo vi faccio vedere chi è venuto oggi nel nostro giardino (oltre agli uccelli vari) a mangiare le briciole ......



Incredibile, questa è stata proprio una sorpresa. Da dove sarà arrivato? E come avrà fatto a sapere che da noi le briciole non mancano mai? A volte ho come l'impressione che gli animali si facciano un passaparola l'uno con l'altro come in un grande tam tam.




giovedì 6 febbraio 2014

Un pomeriggio diverso

Ieri mio marito ha deciso di recuperare qualche ora lavorativa fatta in più per poter uscire un pò prima dal lavoro; così è andato lui a riprendere i bambini dalla nonna, mentre io, uscita dal lavoro, ho potuto venire direttamente a casa a preparare la cena. Una volta tanto abbiamo mangiato presto!!
Quando i bambini sono arrivati a casa hanno portato una bella sorpresa.
A volte capita che "sgrido" la nonna perchè non voglio che faccia veder loro la televisione. Due sono i motivi: spesso i cartoni animati non contengono messaggi o figure e azioni molto sani ed educativi, ma soprattutto perchè atrofizzano il loro cervello e il loro corpo, che rimane immobile e con gli occhi sbarrati senza permettere loro di esercitare quella meravigliosa dote che posseggono in abbondanza per natura, la fantasia.
Allora la nonna si inventa di tutto per farmi piacere e per tenere impegnati i bambini, soprattutto in giorni come questi dove la pioggia la fa da padrone. Non dovrei mai smettere di ringraziarla!
Quindi insieme hanno deciso di fare i biscotti. Penso che per i bambini sia meraviglioso poter mescolare i vari ingredienti (imparando anche i loro nomi e il loro utilizzo), mettere letteralmente le "mani in pasta" e poter creare forme sempre nuove e diverse.
La più piccola è tornata a casa con il suo sacchettino tutta orgogliosa dicendo "Mamma, questi io li posso, perchè non hanno il latte di mucca". Devo dire che sono veramente bravi a convivere con le intolleranze alimentari e a vivere la rinuncia senza sacrificio, forse molto più degli adulti.
Allora, ho chiesto con cosa sono stati fatti e lei ha iniziato: "farina, due uova, zucchero...".
Vi invito veramente a "giocare" con i bambini in cucina, perchè possono imparare molto di più dall'imitazione che dalle sterili spigazioni. Per il piacere quindi di tutti i bambini (ma anche di mamme e papà) vi lascio la semplice ricetta, tratta da questo piccolo libretto della nonna.




Ingredienti senza lattosio (tra parentesi, gli ingredienti della ricetta originale):

250 gr. di farina bianca
100 gr. di zucchero
80 gr. di olio di mais spremuto a freddo (oppure 100 gr. di burro)
1 uovo intero e 1 tuorlo
mezza bustina di lievito per dolci
latte di riso o soia (oppure latte vaccino) q.b.
granella di zucchero colorata (o bianca)

Lavorare l'olio di mais (o il burro) con lo zucchero; aggiungere un uovo intero e un tuorlo e, a poco a poco, anche la farina setacciata con il lievito. Se l'impasto dovesse risultare troppo duro incorporare un pò di latte vegetale (o vaccino). Quando avrete ottenuto una pasta soda e compatta dividetela in tanti bastonicini creando poi le forme che desiderate. Spennellare i biscotti con un pò di latte vegetale (o vaccino) e cospargeli con la granella di zucchero. Disporli su una teglia con carta forno e cuocerli a 160° per un circa 15 minuti.

Ecco le loro opere d'arte

Abbiamo potuto così godere di un dolcetto a fine pasto avanzandone ancora qualcuno per la colazione del mattino successivo. La soddisfazione di poter mangiare qualcosa creato da sè, viene espressa pienamente negli occhi puri dei bambini. E in questi momenti, niente ripaga di più!









lunedì 3 febbraio 2014

Vivere il presente

Tratto dal libro "Chiamati all'amore" di Antony De Mello

"Quando capirai che nessuna cosa o persona esterna a te stesso ha la capacità di farti felice o infelice, allora ti muoverai attraverso la vita vivendo momento per momento, totalmente assorbito nel presente, portandoti dietro così poco del tuo passato che il tuo spirito potrebbe passare attraverso la cruna di un ago; libero dalla trepidazione per il fututo, come gli uccelli dell'aria e i fiori del campo; distaccato da ogni persona o cosa perchè avrai sviluppato in te il gusto della sinfonia della vita. E amerai la vita soltanto, con tutta la passione del tuo cuore, di tutta la tua anima, di tutto il tuo spirito e con tutte le tue forze. Ti troverai viandante senza zavorre e libero come un uccello in cielo, immerso in continuità nell'Eterno Presente".

Buon inizio di settimana .....

sabato 1 febbraio 2014

Febbraio





 Buon febbraio a tutti ...


Scorci del fiume Lambro ...


... e del suo boschetto.