mercoledì 4 giugno 2014

Frutta in estate, confettura per l'autunno (se resiste...)


Come ormai avrete capito mi piace molto l'argomento alimentazione, cucina, e tutto quanto ne gira intorno. In questo ultimo periodo sono abbastanza affascinata da un'altra sottocategoria di questi argomenti, cioè l'autoproduzione. Ritengo che sia una cosa utile non solo a livello economico (visti i tempi attuali nei quali viviamo) ma anche a livello di soddisfazione personale, che non guasta mai.
A motivo delle intolleranze alimentari presenti in famiglia, sono abituata a "fare in casa" ormai tante cose, ma c'è una parte di me che in questo momento storico, vuole spingersi un pò più in là, vorrebbe fare un pò di più. Certo, l'autoproduzione richiede anche un elemento importante e da non sottovalutare: il tempo a disposizione. Doversi dividere quotidianamente tra famiglia, lavoro, impegni, casa, mette a dura prova il fatto di trovare dell'altro tempo per autoprodutte il cibo o altro; in certi momenti, la confezione già pronta e ben esposta al supermercato è davvero molto invitante, diciamolo! Ma io sono convinta che, cercando di organizzarsi in modo diverso, la soddisfazione che deriva dall'aver creato una cosa da sè e, perchè no, anche dal gusto e dal sapore del prodotto finale, non abbia paragoni. Poi, di certo, non è necessario sempre autoprodurre tutto: si può iniziare a fare qualche sperimentazione e poi col tempo, magari, verrà naturale autoprodurre.
Presa da questa voglia di fare, vi voglio recensire un piccolo libretto che ho acquistato recentemente, piccolo e semplice, ma veramente carino nel modo in cui è stato pensato e scritto, e anche nello stile dell'impaginazione e dei disegni. Anche il titolo stesso ha contribuito ad attirare la mia attenzione "Conservare e addolcire il sole. Storie di marmellate, di piccoli frutti e di ricordi spalmati" di Anastasia Zanoncelli, edizioni Del Baldo.









Nei giorni scorsi avevo acquistato, tramite il GAS (gruppo di ascquisto solidale) una quantità abbondante di buonissime nespole così, traendo spunto da questo piacevole libretto, ho deciso di trasformare i frutti in deliziosa e alternativa confettura.
La ricetta e il procedimento sono semplicissimi, li potrebbe fare tranquillamente anche un bambino, per cui non ci sono scuse ... :)

1 kg di nespole
1 kg di zucchero

Pesate un chilogrammo di nespole pulite, ovvero di polpa di nespola a cui avrete tolto la scorza e i semi interni. Aggiungete a questa polpa la stessa quantità di zucchero e ponete il tutto a cuocere fino a che la confettura non avrà raggiunto la giusta consistenza (circa un'oretta). Se la volete con una consistenza più liscia, a termine cottura passatela con il frullatore ad immersione. Invasatela ancora calda riempiendo i contentitori fino all'orlo; capovolgete i vasetti per ottenere una chiusura ermetica.






tratto dalla quarta di copertina del libro:

"Ci sono mani abili che colgono i frutti maturi dai rami e li trasformano in marmellate e confetture, racchiudendo nei vasi il calore dell'estate per riassaporarlo poco a poco nei momenti di dolcezza di cui tutti abbiamo bisogno".



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