Il
titolo è davvero interessante... chi non vorrebbe che si avveri?
Ebbene,
nei giorni scorsi, sono stata un pò assente dal blog, proprio perchè
si è realizzato un mio grande desiderio che mi ha occupata
completamente.
Ho
degli zii e dei cugini che vivono in Lussemburgo e che non vedevo da
circa 30 anni, cioè da quando ero bambina e ci si incontrava
d'estate dalla nonna in Veneto. In tutti questi anni non ho mai avuto
l'occasione di andare in Lussemburgo ma non ho mai smesso di pensare
a loro. Anzi, tra me e me dicevo sempre che il fatto di avere lì dei
parenti poteva facilitare un possibile viaggio. Sta di fatto che la
vita scorre, cambiano le situazioni, se ne creano di nuove e intanto
il tempo passa.
Trent'anni
sono davvero tanti, i miei zii saranno "invecchiati" e i
miei cugini saranno cresciuti e, chissà, messo su famiglia come è
successo a me. Avevo ancora nella mente tanti ricordi di bambina,
tante immagini di momenti felici e spensierati. Tutti questi anni non
sono riusciti a scalfirli e sono rimasti sempre nel mio cuore. Ma
circa due settimane fa, ho sentito forte dentro di me questo
desiderio di poter rivedere tutti questi miei parenti, quasi come di
ri-conoscerli di nuovo. Fondamentale è stato l'essere riuscita,
qualche mese fa, a rimettermi in contatto con un mio cugino, Marco,
che avevo visto una volta sola nella mia vita ma che, come dicevo
prima, ricordavo benissimo. Insomma, nel giro di 3-4 giorni, siamo
riusciti a trovare un posto dove dormire in albergo e abbiamo deciso
di approfittare del lungo week-end del primo maggio, per partire in
questa avventuta. Già, perchè fare un viaggio di circa otto ore
(più le fermate varie) con tre bambini non è proprio una
passeggiata, ma quando c'è qualcosa di forte che ti spinge dentro,
riesci ad affrontare qualsiasi situazione. Mi sono resa conto, ancora
una volta nella vita, che spesso ci lasciamo travolgere dalla
quotidianità in un modo sbagliato, nel senso che riusciamo a vedere
solo le difficoltà e le impossibilità. Poi, come uno schiocco di
dita, tutto viene reso possibile, semplicemente perchè si è deciso
che si può fare. Questa è per me sempre una grande lezione di vita,
che mi permettere di riflettere e di farne memoria.
Non
mi voglio dilungare nel raccontare tutto quello che abbiamo fatto e
visto in questi quattro giorni intensi, però voglio condividere
alcune emozioni che mi hanno ridato ancora più vita.
Nei
vari incontri con zii e cugini, e nel sentire un pò le loro storie,
i loro modi di essere e le modalità con le quali hanno affrontato la
vita, ho ritrovato tante parti di me. E' stato come prendere tanti
piccoli pezzi (che mi assomigliavano) da ciascuno di loro e comporre
un nuovo puzzle della mia vita. E' stato come ritornare alle mie
radici, quelle vere, e da queste radici attingere nuova linfa vitale.
E ancora una volta ho potuto constatare, e avere la conferma, che
provengo da una famiglia nella quale la semplicità, la bontà,
l'ospitalità, la generosità e l'apertura d'animo sono le
caratteristiche costituenti. E sono le stesse caratteristiche che intendo trasmettere ai miei figli.
Mi
sono emozionata, ho gioito, ho pianto, mi sono rallegrata ... insomma
è stato davvero un viaggio denso di emozioni importanti e fondanti.
Seppur molto stancanti fisicamente, sono stati quattro giorni molto
arricchenti dal punto di vista relazionale, sicuramente anche per i
nostri bambini.
Oltre
ai meravigliosi ricordi ora mi rimangono tante foto, che provvederò
al più presto a stampare, proprio per poterne fare memoria nel
tempo.
Concludo
con l'immagine di un bellissimo uccello che abbiamo potuto vedere
durante la sosta in un autogrill in Francia, situato proprio in un
osservatorio di cicogne. E' stato un momento di pausa veramente
bello, con le cicogne ad un paio di metri dalla panchina sulla quale
mangiavamo i nostri panini.
E
siccome, tra le varie specie di uccelli che vengono a mangiare le
briciole nel mio giardino, questa mi mancava, non posso che
pubblicarne le foto.
Non potevo non darle qualcosa da mangiare |
E infine .... il meraviglioso San Gottardo |
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