giovedì 3 aprile 2014

Resegà la vegia

No, non sono impazzita, non sto parlando come potrebbe fare un marziano. Sto semplicemente utilizzando un'espressione dialettale che si usa nel mio paese, che vuol dire letteralmente "segare la vecchia". E' un modo di dire che si utilizza per indicare la fine dell'inverno e l'inizio della primavera e, in questi ultimi anni, è stato ripreso nelle scuole elementari per fare anche un momento di festa tra i bambini.
Ogni anno, quindi, il primo giorno utile (di bel tempo) dopo il 21 marzo, la scuola elementare frequentata dal mio secondo figlio (e nei cinque anni precedenti, dal primo figlio) organizza una bella giornata in allegria, proprio per festeggiare l'inizio della primavera. Dopo le prime ore di lezione i bambini pranzano con un pic-nic in giardino, dopodichè fanno tanti giochi divisi per classi. Ma la parte più importante e culminante arriva proprio con l'arrivo dei pompieri e quando si accende il falò per bruciare "la vecchia", cioè per mandare via definitivamente l'inverno. La vecchia in questione è costituita da un grande fantoccio costruito da insegnanti e genitori, attorniato da rami e legni vari. Per i bambini è sempre una grande emozione, soprattutto per quelli di prima elementare che vedono per la prima volta lo spettacolo. E anche quest'anno, alle invocazioni di "brucia, brucia, brucia ..." la bella tradizione non è mancata.
E voi, che tradizioni avete nei vostri paesi all'arrivo della primavera? 

Ecco l'arrivo dei pompieri
Questa è la vecchia, ancora intatta

Ecco che inizia il rogo

e la vecchia inizia a bruciare

sempre di più .....

sempre di più ....

fino a che non ne rimane più nulla. L'inverno ha lasciato il posto a questa bellissima giornata di primavera!


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